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Le Pen
in frenata Niente corbellerie sull’euro, grazie In verità bisognerebbe
aspettare i ballottaggi per dire esattamente chi ha vinto le dipartimentali
in Francia se non che, a contrario delle attese create dai sondaggi, il
risultato dei nazionalisti di Marine Le Pen è in frenata. Il suo “Fronte”
supera il partito socialista al governo ma non
sfonda la soglia del 30 per cento e la maggioranza dei francesi se preferisce
la destra, ritorna a Sarkozy, come dire, all’usato sicuro. Per cui se ci si è
convinti piuttosto in fretta dell’esigenza di congedarsi dall’infelice
esperienza Hollande - il nipote di Mitterand lo ha stroncato in un’intervista
sul Corriere della Sera di lunedì scorso - meglio perfino riesumare il
bollito Sarko. I timori verso le politiche migratorie e le esigenze di
sicurezza del Paese hanno sicuramente condizionato il voto, ma la netta
posizione antieuro non ha convinto e non lo ha fatto perché le peripezie di Tsipras in questi primi mesi di governo,
sono state esaurienti. Se persino i greci non se la sentono di uscire
dall’euro, perché mai dovrebbero farlo i francesi. Il principale cavallo di
battaglia del Fronte, “no alla moneta unica”, è stato disinnescato. Roma, 23 marzo 2015 |
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